mercoledì 19 giugno 2013

Crisi europea e strategie sovranazionali

Della Crisi Economica Europea e delle “strategie sovranazionali”

Un'altra riorganizzazione di tutto il pianeta è avvenuta davanti ai nostri occhi per molti decenni. Non ci siamo accorti, non abbiamo visto bene cosa succedeva, perché è stato un processo graduale e perché abbiamo sempre l'attenzione maldiretta da luoghi comuni e puttanate.

Ciò che sta dietro ad espressioni come “Nuovo Ordine Mondiale” e “Globalizzazione”, rappresenta e soddisfa gli obiettivi a lungo termine di élite molto potenti, incorporate all’interno di ogni paese – in particolare negli Stati Uniti ed in Europa – che possiedono, operano e incanalano, le risorse di ogni paese (petrolio, finanza, risorse naturali, poteri economici e militari) per mandare ad effetto le loro strategie sovranazionali.

Questo complesso, olistico, processo di ristrutturazione, estensivamente pianificato, aiuta a spiegare molte delle violenze, delle ingiustizie e del disordine che vediamo ogni giorno in economia, in politica, in finanza e nei giochi di guerra. In Argentina, come ricorda Adrian Salbuchi per RT, sono stati spesso ripetuti certi esercizi di sperimentazione che sono simili a quelli che stanno rovinando l’Europa.

È accaduto in Argentina, una decina d’anni fa, che il cartello bancario internazionale, allineato con IMF, World Bank e il dipartimento del tesoro statunitense, stretti assieme con le agenzie di “rating” e i mezzi di comunicazione “qualificati”, hanno lavorato in squadra per fare collassare il sistema finanziario e monetario argentino; ma, allo stesso tempo, sono riusciti a preservare intatte le banche che operavano sul territorio dello stato argentino.

Gli argentini hanno visto i loro denari sequestrati in banca, i loro Dollari americani cambiati arbitrariamente in Pesos, e ad un tasso di cambio fraudolento; mentre il locale governo provvisorio intraprendeva misure economiche drastiche, e austere, sempre allineate con gli interessi della banche internazionali”. Il risultato: il PIL in Argentina è crollato del 40% nel 2002; la metà della popolazione è finita sotto la soglia di povertà; violenza, morti nelle strade, pignoramenti e fallimenti.

In Italia una porcata simile a quella dell'Argentina è avvenuta nel 1992, in quella drammatica estate in cui il governo Amato si è appropriato, indebitamente e sfacciatamente, del 6 per mille dei saldi presenti sui conti correnti degli italiani un mese prima alla data della rapina. Più recentemente abbiamo assistito al tragico esempio cipriota, in cui il governo è stato obbligato da autorità esterne e invisibili a compiere la rapina sui suoi cittadini, a sua volta, e presto succederà nuovamente anche in Italia. Per evitare questo, senza dover fare grandi cambiamenti delle proprie abitudini, il buon padre di famiglia, come mio padre, ha messo al sicuro i suoi fondi liquidi in banche offshore e li ha intestati ad una società offshore.

In questo modo si possono gestire i bonifici tranquillamente da casa, usando un computer o prelevare agli sportelli bancomat o pagando con carte di credito, senza farsi rapinare e senza commettere nessun atto illegale. In alternativa, molti europei dell'Europa del sud, oggi stanno inviando i loro contanti alle banche del nord Europa, che sono più affidabili e meno esposte alla rapina, non avendo debiti con le loro consociate. E però non so fino a che punto sia una buona idea; quando l'Euro crollerà o quando ci sarà il ritorno alle monete nazionali, il recupero da quelle nazioni del nord della propria valuta non avverrebbe al cambio di oggi, no. Meglio riparare in qualche rifugio fiscale offshore.

Se osserviamo ciò che succede in Grecia, Irlanda, Italia, Spagna, negli USA, nel Regno Unito, in Portogallo e in Islanda oggi, ritroviamo la stessa scena, ripetuta e ripetuta continuamente; non parliamo di errori commessi da governi specifici, no; si tratta di un progetto per controllare intere nazioni, mettendole in ginocchio, imponendo un indebitamento pubblico inutile e non necessario.

Una delle lezioni chiave che le élite al potere hanno appreso in Argentina è stata come controllare “We the People” attraverso la guerra psicologica esercitata dai media “qualificati”, ordinati assieme a ripetere le stesse scempiaggini per indurre la popolazione a finire per accettare tutte le difficoltà, mentre i criminali ingrassano di ricchezza e potere.

L’Unione Europea appare un esperimento simile a quello argentino su più vasta scala. Un esperimento su come portare paesi molto diversi fra loro, con lingue diverse, sistemi giuridici diversi e culture diverse, con storie di guerre e d’odio tra loro, sotto una unica veste burocratica che spazza via progressivamente le sovranità nazionali.

Un esperimento sulla sottomissione volontaria dei 27 Stati membri ad accettare una burocrazia, un parlamento, un presidente non eletto, una forza militare, una bandiera, e una moneta. Dopo mezzo secolo di costruzione dell’Europa, ora vediamo la sua  demolizione controllata e la sua ricostruzione con diversa identità. “Vedremo presto la frattura dell’EURO, non come uno sfortunato incidente ma come un pianificato processo di demolizione al termine del quale si permetteeà all’Euro di precipitare in spirale (insieme all’iper-inflazionato Dollaro americano) in un collasso controllato solo per essere sostituito – secondo l’idea di Adrian Salbuchi – da una nuova moneta globale“, emessa e gestita dalle élite al potere per servire i loro interessi privati ​​con una banca centrale mondiale.

 L'obiettivo può ben essere un altro ma quello che resta nei fatti è che, anche se la logica ci indurrebbe a pensare il contrario, ci sono certi soggetti che si arricchiscono proprio grazie alle crisi economiche e alle guerre. Le depressioni e le guerre, anche se, apparentemente, danneggiano l'economia nel suo insieme, anche distruggono e disperdono risorse, in realtà arricchisce in modo spropositato alcune famiglie a danno di tutte le altre. Quelle famiglie che hanno la capacità di gestire le recessioni economiche e le guerre, hanno imparato bene il meccanismo della crisi e lo ripetono da decenni, terrorizzando le popolazioni e costringendole a grandi mutamenti sociali, un po' in tutto il mondo. Ad ogni grave crisi segue un loro maggiore accrescimento in termini di ricchezza patrimoniale e di influenza politica.

Il Vaticano, sempre ben informato, sembra pensarla così, come vediamo dal suo recente rinnovato invito alle istituzioni globali; un segno sicuro che i vecchi che camminano i corridoi del Vaticano sono ancora una volta a riservare il loro posto sotto il sole che viene. Il crollo controllato dell’Euro (con la sua frattura) e del Dollaro (con l’inflazione) accompagnati con una versione opportunamente programmata della “primavera araba” per l’Europa, per gli Stati Uniti e per altri, erodono ulteriormente le sovranità nazionali su scala planetaria; sono eventi alimentati da guerre sequenziali controllate e sostenute dalla guerra psicologica delle sciocchezze propinate dalla propaganda dei media occidentali.

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